Le politiche della ragione by Isabelle Stengers

Le politiche della ragione by Isabelle Stengers

autore:Isabelle Stengers [Stengers, Isabelle]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Scienza, Epistemologia
ISBN: 8842043281
editore: Laterza
pubblicato: 1993-03-14T23:00:00+00:00


Far esistere

«I microbi esistono, Pasteur li ha scoperti». Ecco l’enunciato al quale si tratta di conferire un significato che non infranga il vincolo leibniziano che mi sono data — non urtare le opinioni consolidate. Il che non significa, ricordiamolo, non urtare le opinioni di quelli la cui posizione dipende dai rapporti di forza oggi dominanti. Dovrò dunque riuscire a descrivere l’attività appassionata degli scienziati in modo tale che essa non induca alla denuncia, ma renda invece intelligibile la propria specifica vulnerabilità rispetto alle tentazioni del potere. Mi sembra, e vorrei mostrarlo, che tale vulnerabilità sia legata alla passione di fare storia, di rendere ‘veramente veri’, scoperti e non inventati, gli esseri di cui il laboratorio crea la testimonianza affidabile.

Dal punto di vista dell’epistemologia costruttivista, la nozione di scoperta è odiosa. Infatti, essa implica che ciò a cui si riferiscono gli scienziati preesisteva come tale alla costruzione di questo riferimento. Si pretende che neppure l’America è stata scoperta ma inventata. E, naturalmente, è dal punto di vista di Colombo e dei suoi successori che si parla di scoperta. Gli Aztechi non sapevano di dover essere ‘scoperti’. E ciò che è stato scoperto non è mai stato un’America preesistente, ma una molteplicità di Americhe aggrovigliate e conflittuali come gli interessi, i significati, le interpretazioni e le poste in gioco che le si sono intrecciate attorno e l’hanno catturata in una storia senza ritorno. Ma le opinioni consolidate possono qui ribellarsi ed evidenziare quanto sia difficile utilizzare una sintassi che eviti di supporre la preesistenza di qualcosa che forse non si chiamerà America ma, diciamo, «una terra abitata per raggiungere la quale bisogna attraversare l’Oceano se si parte dall’Europa». Se questa terra non preesisteva, che cosa abbiamo catturato nelle nostre storie? Attorno a che cosa si sono intrecciati dunque i nostri interessi, poste in gioco, interpretazioni?

Credo sia possibile dire che l’America è stata scoperta persino in una prospettiva costruttivista. La scoperta, qui, non indica un ’ identità tra ciò che preesisteva e ciò che verrà designato come scoperto, l’America. La scoperta indica il fatto che l’America, per noi europei, non soltanto ha fatto evento, ma l’ha fatto senza che ci fosse bisogno, dopo i viaggi di Colombo, di designare i laboriosi artigiani che hanno inventato i mezzi per forzare il nostro interesse in quella direzione. Naturalmente, l’evento rimanda così anche a noi. Ad esempio, si sa che, all’inizio del XV secolo, l’imperatore cinese Yung-lo spedì una flotta gigantesca ad allacciare relazioni diplomatiche con i regni africani e che, dopo la sua morte, l’impresa fu semplicemente abbandonata. Per i cinesi, tranne che per l’imperatore, un evento analogo alla scoperta dell’America non ha avuto luogo. Secondo quale modalità esisteva per i cinesi il ‘mondo esterno’?

Il viaggio di Colombo può essere detto scoperta dell’America per l’Europa della fine del XV secolo, e non in senso assoluto. Ma l’America, tramite la molteplicità di risorse che concentra per noi, tramite la proliferazione incontrollabile delle conseguenze della sua scoperta, manifesta che ‘esisteva veramente’ prima di Colombo. Teologi, sovrani, narratori, marinai, mercanti, difensori degli indiani, avventurieri,me n’è proprio per tutti.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.